среда, 23. март 2011.

QUEENS pure pupille di perversa / Streamline Project

Domenica 8 agosto 2010 verra’presentata la performance Queens – pure pupille di perversa, realizzata nel quadro del progetto Streamline - un progetto performativo prodotto da Yanvii – Cesena in collaborazione con teatri partner in Italia, Slovenia, Croazia e Serbia. Streamline tende alla messa in questione delle convenzioni implicite nel contesto teatrale, alla esplorazione della relazione tra performer e spettatore e dei rapporti tra artisti nel momento creativo.
Il progetto, ideato da Nhandan Chirco, con la postdrammaturgia di Branko Popovic, si articola in diverse performance realizzate durante residenze artistiche in paesi dell’ Europa dell’ est e in Italia, con la partecipazione di artisti professionisti provenienti da differenti background: danza contemporanea, teatro contemporaneo e classico, musica strumentale e elettronica.
Queens e’ una ricerca sui limiti fisici e immaginari del corpo e dello spazio scenico, sulla perversione (nel 2010) insita nel rapporto performer / occhio esterno, e sull’universo femminile. In Queens partecipano l’artista italiana Nhandan Chirco, il regista-performer serbo Branko Popovic, la performer serba Dragana Alfirevic e il sound designer belga Jean Christophe Potvin che interviene suonando Karlax, controller assoluto per arti multimediali in grado di tradurre gli impulsi fisici in manipolazione del suono.

Concert of Tomaz Grom and Seijiro Murayama

Concerto di Tomaž Grom (Slovenia) – contrabbasso, Seijiro Murayama (Giappone) - percussioni

Lunedi’ 5 luglio il Laboratorio dell’ Imperfetto presenta il Concerto di Tomaz Grom e Seijiro Murayama ( percussioni) – prodotto da Zavod Sploh di Ljubljana.
E’il primo appuntamento del programma di eventi performativi The East Side (of the moon), dedicato a residenze e presentazioni pubbliche di artisti e progetti dall’Europa dell’est, curato dall’ associazioneYANVII, nel quadro del festival di poesia arte e teatro HOTEL LIMBO. ( altro su h.l. - date luogo etc)
Tomaz Grom, musicista sloveno, ha presentato i suoi concerti in numerosi festival internazionali in Europa e in Canada, e ha composto musica per produzioni di danza contemporanea e teatro in diversi peasi. Durante il suo lavoro come solista e con il guppo Tilt e Cpg impro si e’ dedicato all’ esplorazione di tecniche estese nell’uso del contrabbasso in combinazione con l’elettronica, muovendosi tra libera improvvisazione e composizioni prefissate. Le sue creazioni si distinguono per una ricerca inesauribile sulle potenzialita’ sonore, mentre il principio guida del suo lavoro resta la spontaneita’ del suono.
Seijiro Murayama, musicista originario di Nagasaki (giappone), vive e lavora a Parigi da 1999, operando in particolare in un area di incontro tra musica e altre discipline artistiche: danza, video, fotografia. Anche se le sue creazioni includono la pratica di composizioni scritte, l’improvvisazione resta il suo principale interesse artistico. Il suo approccio si basa sull’attenzione allo spazio e al luogo, all’ energia dell’audience, alla qualita’ del silenzio. Usa percussioni, cimbalo, spazzole e microfoni a contatto - che gli permettono di operare anche alle soglie della percettibilita’. A seguito della collaborazione nei conecrti live Tomaz Grom e Seijiro Murayama hanno inciso il disco Nepretrganost, prodotto da Zavod Sploh e dalla casa discografica L’innomable.


Concert by Tomaž Grom (Slo) - contrabass, and Seijiro Murayama (Jap) - percussion


Tomaz Grom has performed in a variety of musical roles. He has also toured and made appearances at several festivals throughout Europe and Canada. He has created music for numerous theatrical, dance and puppet performances and produced three author records: La passion de Jeanne d’Arc ( solo double bass ), The double and Tilt (with Tao G.Vrhovec Sambolec who uses real time sound processing). He is also classified to the musical miles that draw their expression from acoustic and digitally processed sounds. Playing with the groups Alzheimer3, Tilt, Cpg impro and also as a soloist, he dedicates much time to exploring expanded techniques for playing the contrabass in combination with electronics; he quite deftly steers between free improvisation and predetermined structures. His creations make a determinate mark on his unfailing exploration of his own sonic potential. Whereby the principle of spontaneous sound guides him.

www.sploh.si/artists.html


Seijiro Murayama , born in 1957 in Nagasaki. Worked with Fred Frith, Tom Cora, Keiji Haino, KK Null between 1980 and 1998. Since 1999 he lives and works in France. -Solo with a snare drum and a cymbal (amplified or acoustic), sometimes with a drum kit. -Duo with Jean-Luc Guionnet (alto sax), Eric Cordier (amplified hardy gardy), Stéphane Rive (soprano sax), Tim Blechmann (computer), Didier Lasserre (percussion). -Trio with Thierry Madiot (bass trombone etc) and Pascal Battus (prepared guitar) -Off-cells: with Taku Unami (guitar), Uta Kawasaki (analog synthesizer), Takahiro Kawaguchi (objects). He collaborated with some contemporary dance-theatre-performance groups as a composer-musician. His artistic principal is especially to work with the idea of the interdisciplinarity between music and other disciplines of art: dance, video, paintings, photos, literature etc: approaching ‘a stranger’ to do something constructive with them. Even if his music has evolved since last years by the practice of writing compositions, improvisation is still his major artistic concern (workshops of improvisation in Japan, Italy, France, Slovenia). His approach is based on the attention to space and place, to the energy of the audience, and to the quality of silence in various levels. His solo is a kind of continuum with microscopic sounds. He uses a snare drum and a cymbal with brushes, sticks etc and air and contact microphones (in order to work on the edge of perceptions).
They released a record named Nepretrganost by Zavod Sploh in coproduction with a record label L`innomable.

OBED

HOTEL LIMBO festival di arte, poesia e teatro / 2010
program The East Side (of the moon)

Nel quadro del programma di arti performative The east side (of the moon), a cura di YANVII – Cesena, verra’ presentato domenica 11 la performance Obed (Il Pasto). Dal 4 all’ 11 luglio gli artisti performativi Gregor Kaminkar e Dragana Alfirevic saranno in residenza artistica presso il Laboratorio dell’ Imperfetto a Gambettola. Domenica 11, in conclusione della settimana di residenza artistica, gli autori presenteranno il primo studio del progetto Obed. Dragana Alfirevic e’una performer serba, attiva nel campo della danza contemporanea come autrice e performer in progetti internazionali, attualmente vive e lavora tra Ljubljana (Slovenia) e Belgrado. Gregor Kaminkar, coreografo e danzatore sloveno, e’autore di diversi progetti di teatro danza e in Slovenia e all’ estero, ha collaborato in numerose produzioni internazionali. Obed e’ un progetto performativo in corso di realizzazione, sviluppato attraverso una serie di residenze artistiche, processi creativi e collaborazioni, basato sull’esplorazione della relazione tra movimento e voce.E’ l’incontro tra Gregor Kaminkar - coreografo e danzatore, e Dragana Alfirevic - performer, in uno spazio- tempo onirico e improvvisato, dove ogni volta aumentano i riferimenti e i parametri noti, ma senza che vengano fissati. Il punto di partenza del lavoro e’ il poema di Rilke su Orfeo e Euridice, che viene pero’ considerato dagli autori di Obed piu’ come un “buon pretesto” piuttosto che come narrazione obbligata o come una cornice chiusa. Durante lo sviluppo del progetto Dragana e Gregor collaborano con diversi musicisti, scienziati e produttori, con i quali costruiscono una modalita’ di interazione non gerarchica.


OBED

concept, performance: dragana alfirevic, gregor kamnikar
consulting:nhandan chirco
production: fico balet
co-production: federacija
supported by the ministry of culture of slovenia

obed is an on-going project realized through a series of residencies, processes and meetings. it is the meeting of gregor (choreographer, dancer) and dragana (performer) in a dream-like, improvised space and time, where each time some more parameters are known, but not yet fixed. the starting point was the rilke's poem on orpheus and eurydice, but at the moment we like to think of it rather as a good excuse than a fixed narrative and inescapable frame.
in this process we want to work with different musicians, scientists and producers, with whom we want to build a non-hierarchic structures.

Hotel Limbo / 2010

HOTEL LIMBO
Il laboratorio dell’Imperfetto Gambettola
luglio / agosto 2010

THE EAST SIDE (of the moon)
performing arts residenze artistiche dall’Europa dell'Est
a cura di Nhandan Chirco
YANVII - Cesena

5 luglio
Concerto di TOMAZ GROM e SEIJIRO MURAYAMA
Tomaz Grom (Slovenia) – contrabbasso
Seijiro Murayama (Giappone) – percussioni
Produzione: Zavod Sploh - Lubiana


11 luglio
OBED / primo studio Concetto e azione: Dragana Alfirevic (Serbia – Slovenia), Gregor Kaminkar (Slovenia)
Produzione: Fico Balet – Lubliana. Co-produzione: Federacija. Con il sostegno del Ministero della Cultura Sloveno.


8 agosto
STREAMLINE project / QUEENS Concetto: Nhandan Chirco. Post- drammaturgia: Branko Popovic. Performers e creazione live: Nhandan Chirco (Italia – Serbia) - azione / Dragana Alfirevic (Serbia - Slovenia) – azione / Branko Popovic (Serbia- Italia) - video / Jean Christophe Potvin (Belgio) – elettronica.
Produzione: YANVII – Cesena. Co-produzione: Accademia delle Arti – Universita’ di Novi Sad (Serbia), Kulturanova – Novi Sad, Studio za raziskavo umetnosti igre – Lubiana (Slovenia), Il laboratorio dell’Imperfetto – Gambettola

Wanda & NovaDeviator / TRANSMITTANCE


The East Side (of the moon)
programma a cura di Nhandan Chirco,
YANVII in collaborazione con Rad'Art Project/Artéco e Teatro E. Petrella

Wanda & Nova deViator / Ljubljana (Slovenia) - Residenza artistica

17 dicembre h 21.00
Wanda & Nova deViator
Frozen Images
Produzione Emanat Institute, Ljubljana

19 dicembre h 18.00
Wanda & Nova deViator
Transmittance - preparation of the tools / prova aperta work- in-progress
con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei

Wanda & Nova deviator / Ljubljana

Wanda & Nova deviator La prima apparizione di Wanda e’avvenuta nella performance Ways of Love (I modi dell’amore), con la riappropriazione della canzone "You Don't Own Me" adattata in una rivisitazione elettro-punk, a cui Wanda ha portato interventi gridati e vocalmente incisivi. Nel processo di improvvisazione su “granulatori” fatti in casa in Pure Data ha mostrato una fine sensibilita’ verso I suoni delicate disperse nel tempo. Questi elementi hanno creato la base per una inevitabile collaborazione con Nova deviator, che e’ parte della scena noise e elettronica Slovena da piu’ di una decade. La sua musica/rumore spazia dall’elettro “break beat” ai “noise drones”. Questo nato-urbano e tuttavia abitante delle foreste profonde e’ riuscito piu’ volte a produrre risultati imprevedibili, inafferrabili e difficili da raggiungere.
Maja delak e’ una coreografa e danzatrice. Nel suo corpus di dodici performance di danza Maja Delak ha attraversato diversi universi, che nonostante la differenze tra i temi e gli approcci del lavoro ruotano sull’ancoraggio delle poetiche di danza dell’autrice, nell’elaborazione di una definizione sempre piu’ chiara delle metodologie della danza contemporanea. Nel 2010 ha vinto il premio Prešeren Fund Award, il riconoscimento piu’ alto in campo artistico in Slovenia. Luka Prinčič e’ musicista, sound designer e artista multimediale, ha partecipato a numerose performance sonore e progetti multimediali. Il suo lavoro e’ focalizzato su un uso delle nuove tecnologie in contesti contemporanei audio-visuali in senso auto- riflessivo e di critica sociale. La maggior parte del suo lavoro e’ basato sull’ etica hacker e sulla filosofia DIY http://wndv.si


“ La mia decisone di creare nel media della danza contemporanea e’ legata alla possibilita’ di construire un’idioma, di esplorarlo e articolarlo. Mi interessa particolarmente entrare in un processo che non anticipi i risultati finali. Non ho mai percepito il linguaggio della danza come un semplice risultato, legato a un certo progetto o spettacolo, ma piuttosto come il frutto di una continua ricerca e investigazione riguardo ai limiti e ai confini del medium stesso. Cerco sempre dei punti di appoggio nel linguaggio della danza, o meglio, metto alla prova i limiti di una certa forma di espressione. Il campo della danza contemporanea dunque mi offre una sfida continua, permettendo non solo l’esplorazione del medium ma anche la messa in questione di me stessa come individuo.” Maja Delak


FROZEN IMAGES (Immagini Congelate)
Il processo di congelamento è un’interruzione tra movimenti. In quanto tale, la struttura del concerto, punteggiato di sospensioni – interruzioni fra i punti, è l’emergere di una performance di immagini congelate, piena di testi, ritmi elettronici contemporanei, chitarre esasperate, oscillazioni rumorose, e ipnotiche ‘bass lines’. Insieme alle azioni dei performers, le interfacce tattili e le immagini in movimento, la performance pone domande sulla iper-sessualizzazione e pornografizzazione, la feticizzazione del consumismo, i meccanismi dell’immagine e della cultura visuale, l’idealizzazione dell’amore e il significato dell’arte e della cultura. Movimento, testo e immagini congelate si aprono nel loro modo precipuo basato proprio sul rumore contemporaneo organizzato. La musica, contestualizzata in maniera ambivalente attraverso l’immagine video e il movimento, si allunga al corpo e alla sua vibrazione, razionale e affettiva. Le immagini congelate sono spezzate dalla vibrazione della parola e dal movimento del corpo/carne in tutta la sua resistenza.

http://wndv.si/10/02/25/frozen_images/


TRANSMITTANCE – preparation of the tools (Trasmissione - preparazione degli strumenti).Prova aperta con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei

Transmittance esplora una collaborazione artistica e scientifica locale, globale, diffusa sulla rete e radiotrasmessa. Coinvolge un piccolo gruppo artistico di performers, artisti visuali, sound artists e programmatori, allo scopo di ricercare le possibilità performative relative a streaming, trasmissione via radio e ‘telepresenza’, forgiando così nuove tipologie di performance e modi di ricezione focalizzate su linguaggi artistici dotati di consapevolezza critica e sociale. L’obiettivo principale di Transmittance è di sviluppare e condividere attività performative e d’improvvisazione basate sul corpo, arte visuale e sound art/musica, utilizzando tecnologie di ‘telepresenza’ gratuite e accessibili. La ricerca durante la residenza presso il Teatro Petrella sarà principalmente finalizzata allo sviluppo di strumenti e metodi di creazione e improvvisazione nei differenti media, per la preparazione delle situazioni artistiche programmate nel progetto. Transmittance collega Emanat Institute - Slovenia, YANVII, Teatro Petrella, Rad’Art Project e Il laboratorio dell’Imperfetto - Italy, Polis Adriatic Europe Festival - Croatia, ESC Gallery - Austria, Kapelica Gallery - Slovenia.

YANVII / Cesena
yanvii@hotmail.it


english

VIA DEL CONFINE / The East Side (of the moon)
A program by Nhandan Chirco,
YANVII in collaboration with Rad'Art Project/Artéco and Teatro E. Petrella

Wanda & Nova deViator / Ljubljana (Slovenia) - Artistic residency

17 Dec. h 21.00
Wanda & Nova deViator
Frozen Images
Production Emanat Institute, Ljubljana

19 Dec. h 18.00
Wanda & Nova deViator
Transmittance - preparation of the tools / open rehearsal work-in-progress
with theoretical interventions by Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei


VIA DEL CONFINE / THE EAST SIDE (of the moon) – artistic residencies and presentations from Eastern Europe

Having lived and worked, over the last ten years, across Italy, Serbia, Slovenia and Croatia, I had the opportunity to know the former Yugoslavia’s art scene thoroughly, and to understand its qualities and the specific strength of both its traditional forms and contemporary experimentation. I also realised how feeble is the communication between Italy and such areas of Eastern Europe, although geographically very close to each other. There is a considerable lack of information regarding what happens within the artistic field, and in general on the other side of the Adriatic sea, as if our national borders were thicker on the east side. It is also a mental boundary, resulting from a separation entrenched in the imagery, derived from the Cold War polarisation. In cities such as Ljubljana, Zagreb, Belgrade and Sofia, there is a lively independent artistic community, a vivid and articulated artistic and theoretical production, together with a very strong theatrical and musical tradition. The VDC/TES programme - promoted by the association YANVII in 2010 in the context of the Hotel Limbo Festival in collaboration with Il Laboratorio dell’Imperfetto, then carried out in partnership with Teatro Petrella, Rad’Art Project and other local and foreign institutions – is the outcome of a series of personal encounters and artistic collaborations. I have purposely involved artists who in many cases are also friends, whose work I personally know, and with whom I have sometimes collaborated and shared research paths, following the development of their artistic work for an extended time span. It is important for me to highlight this as I wish to avoid the pretension of a standardised logic in the way of outlining a programme of events, rather, by overthrowing the usual attributions of value, I aim to create a space openly founded on direct contacts, both personal and artistic, on the “intimacy” of artistic relationships. I believe that such resources are crucial, especially in this moment of economic crisis, to promote cultural production – and a cultural production not based on mechanical processes, not “bureaucratised”. At present, the events of the VDC/TES programme are made possible thanks to the motivation of the artists and operators involved. The programme features some of the most significant and/or innovative artists coming from Eastern Europe, not only presenting shows and concerts, but also offering moments of reflection, opening up the creative process. Alongside these presentations are theoretical meetings to which participate research fellows from DAMS – University of Bologna, open rehearsals and screenings, as well as the opportunity of informal dialogues with the artists involved. – Nhandan Chirco

Wanda & Nova deviator
about Wanda & Nova deViator
Wanda's first appearance was in a performance Ways of Love with the re-appropriation of the song "You Don't Own Me" rendered into a punk-electro reinvention where she provided screamy yet powerful vocal intervention. In the process of improvisation on home-grown granulators in Pure Data she displayed subtle sensibility to delicate sounds dispersed in time. All this was the reason for inevitable further collaboration with Nova deViator who has been in and out of the Slovenian electronic and noise "scene" for more than a decade. His music/noise ranges from electronic break beats to noise drones. This urban-born yet dweller of the deep woods has succeeded again and again to provide unpredictably hard-to-find unstable output. You can find them on the internet.
http://wndv.si

Maja Delak is a choreographer and a dancer. In her opus of twelve dance performances, Maja Delak has traversed numerous worlds, which – despite the different themes and approaches to work – whirl into an anchorage of the author's dance poetics, with which she is making a clearer and clearer definition of the methodologies of contemporary dance. In 2010 she received the Prešeren Fund Award, the highest recognition for achievements in the field of art in the Republic of Slovenia. Luka Prinčič is a musician, a sound designer and a media artist who participated in a number of sound-music and multimedia projects. His work is in particular focused on personally reflective and socially critical use of new technologies within contemporary audio-visual contexts. Most of his work is based on hacker ethics and DIY philosophy.

“My decision for creating in the medium of contemporary dance is connected with a possibility to construct a dance idiom, to explore and articulate it. What I am particularly interested in is entering a process, which does not anticipate the final result. I never perceived dance language as a mere result, bound to a certain project, performance, but rather a fruit of continual research and examination of the limits and borders of the medium itself. I always search for points of support in dance language, or better, I test the limits of a certain expression. The field of contemporary dance thus presents to me a continual challenge, as it allows not only the examination of the medium but the questioning of me as an individual as well.” Maja Delak
http://www.emanat.si/ProjectDetail.aspx?ProjectId=20

FROZEN IMAGES
The process of freezing is a break between movements. As such, the structure of the concert, perforated with suspensions - breaks between points, is an emergence of a performance of frozen images, full of texts, contemporary electronic rhythms, exasperated guitars, noisy oscillations, and hypnotic bass lines. Along with the performers' actions, tactile interfaces, and moving pictures, the performance raises questions about hypersexualisation and pornification, fetishisation in consumerism, mechanisms of the image and visual culture, idealization of love, and the meaning of art and culture. Movement, text, and frozen images open up in their primary way precisely based on contemporary organised noise. The music, ambivalently contextualised through the video image and movement, stretches out to the body and its vibration, rational and affective. Frozen images get broken by the vibration of the word and the moving of the actual flesh/body in all its resistance.

Authors: Wanda & Nova Deviator Advising: Maja Smrekar
Music:Vocals, keyboards, electronics: Wanda.
Vocals, electronics, guitar: Nova deViator. Audio advising: Irena Tomažin
Movement/actions/space:Wanda Programming, sensors, real-time video: Nova deViator
Video: WNdV, Boštjan Božič, Miran Bratuš, Ivana Gregor
Performers on video: Matej Kejžar, Boštjan Antončič, Jianan Qu, Andrasz Dobi, Katja Kosi, Irena Mikec
Costumes: WNdV, Matija Ferlin/Artikl
Design: Mauricio Ferlin
Photography: WNdV
Translation: Katja Kosi
Language editing: Simona Ana Radež, Eric Dean Scott
Production: Emanat Institute, Ljubljana
Supported by: Ministry of Culture RS, MOL - City Municipality of Ljubljana
In collaboration with: Delavski dom Trbovlje; KUD Mreža - AKC Metelkova
mesto. Partners: Radio Student; K 6/4; Kliping; Mladina
Promotion and coordination: Sabina Potočki. Office coordination: Nina Janež
Executive production: Andrea V. Atwood
http://wndv.si/10/02/25/frozen_images/

TRANSMITTANCE - preparation of the tools
Open rehearsal with theoretical interventions by Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei

Transmittance explores artistic and scientific collaboration which is local, global, networked and broadcasted. It involves small artistic group of performers, visual and sound artists and computer programmers to research performative possibilities of streaming, broadcasting and telepresence forging new types of performance and audience with focus on critical and socially aware artistic languages. The main goal of Transmittance is to develop and share performative and improvisation activity based on body, visual and music/sound art using accessible and
free telepresence technologies. Research in Teatro Petrella residency will focus mainly on developing tools and methods of creating and improvising in different media preparing for artistic situations that are planned in the project. Transmittance project connects Emanat Institute - Slovenia, YANVII, Teatro Petrella, Rad’Art Project and Il laboratorio dell’Imperfetto - Italy, Polis Adriatic Europe Festival - Croatia, ESC Gallery - Austria, Kapelica Gallery - Slovenia.

YANVII / Cesena
yanvii@hotmail.it

POOLing / a workshop by Nhandan Chirco

POOLing
A workshop by Nhandan Chirco

26 - 30 January 2011 / h 4 - 8 pm
Event of the programm
Via del Confine / The East Side (of the moon)
by YANVII, Rad’Art Project / Artéco,
Teatro Comunale di Gambettola
In collaboration with Teatro Petrella

The workshop explores possibilities and resources related to
body work in performing arts. The specific approach is aiming
to performer training, and to the development of one's creative
potential. Movement works starts from the concrete factor of
a body in a space, investigating its mental and physical limits
and resources, and the most basic elements of the situation.
Then the work develops in the tension between two poles: on
one side the actual context given by the relation among
body/space, performer/ observers, and its implicit conventions,
on the other side the individual flow of conscience, the inner
river of images, stream of memories and sensations. As they
are led through physical training, participants will be immerse
in fluid working sessions where each one should choose the
focus of his/her working process, questioning it individually
and finding in the game among inside / out-side what are the
relevant elements to develop a performing action / presence. The
intensive and demanding movement / breath / voice work
invites to experiencing the performance space through the
awakening of the body. The methodology proposed is based
on a re-visting of the body work developed by Jerzy Grotowski
and on principles coming from contemporary dance.


Nhandan Chirco is a performing artist, she lives and works
among Italy, Slovenia, Croatia and Serbia. In ’94 /’98 she
is part of the artistic team at the Workcenter of Jerzy Grotowski
and Thomas Richards. Since ‘98 she collaborated with the
director and actor Branko Popovic, with the Slovenian theater-
director Tomi Janezic, with the Croatian drama director
Zlatko Sviben; she attended courses of contemporary dance
and butoh-dance (Min Tanaka, Carlotta Ikeda) and she
developed long term professional collaborations in the field
of contemporary dance as with the dance company EN -
KNAP - Ljubljana, with the choreographer Maja Delak, and
others. Recently she collaborated with musicians of electronic
music: Blank Disc, R. Toza, J. C. Potvin, Hotel Nuclear, M.
Aleksic, I. Lecic. In ‘04 she has been docent of Body and
Voice Work in the post-graduate course Body Unlimited -
University of Novi Sad, in ‘04/’07 of Body Work at Art
Academy of Osijek – University of Osijek. Since ‘04 she is
author and performer of the performances: KANUN; Mislim
Reku; Phren; and - in collaboration with Branko Popovic:
That’s the show; TWO – variation on identity; Play It Again.
In the frame of her project STREAMLINE she realized in
‘09/’10 the performances: Quanta, More, Queens.

At: Teatro Comunale di Gambettola
Dates: 26 - 30 Gennaio 2011, h 4 -8 pm
Languages: English, Italian, Serbo-Croatian
Participants: 16 (max.)

For info and inscription:
info@rad-art.org +39 333 8052938
yanvii@hotmail.it +39 338 1889040

Promoted by:
YANVII
Provincia di Forlì-Cesena
photo by Nikola Bradonjic
The Rad’Art Project / Regione Emilia-Romagna
e dalla Provincia di Forlì-Cesena

уторак, 15. март 2011.

THE EAST SIDE (of the moon) / EVENTI

Eventi 2010

HOTEL LIMBO festival di arte, poesia e teatro
Il laboratorio dell’imperfetto – Gambettola
Concerto di Tomaz Grom e Seijiro Murayama (Zavod Sploh) / 5 luglio
OBED / Dragana Alfirevic e Gregor Kamnikar ( Fico Ballet e Federacija)/ 11 luglio
Queens - Streamline project - Nhandan Chirco (YANVII) / 8 agosto


Teatro Comunale di Gambettola e il Teatro Petrella – Longiano
- 10/20 dicembre: artistic residency of Maja Delak – Luka Princic “Wanda & NovaDeviator”(EMANAT - Lubliana)TRANSMITTANCE - performance work in progress con interventi teorici delle ricercatrici del DAMS Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei.

Eventi 2011

Teatro Comunale di Gambettola
- 26 -30 gennaio 2011 / Laboratorio Pooling - Nhandan Chirco(YANVII -Rad'art)

Teatro in Cesena e Teatro Comunale di Gambettola
- 14/27 febbraio / Streamline – HIDDEN SESSIONS /incontri nel quadro del progetto Streamline /Nhandan Chirco (YANVII)
-4/12 maggio: Streamline / residenza e nuova creazione

Il laboratorio dell’imperfetto - giugno / agosto 2011

- Dragana Alfirevic e Gregor Kamnikar – teatro-danza/residenza
-Nhandan Chirco - Branko Popovic - J.C. Potvin -Roberta Baldaro - Giuseppe Calabro' - Nico Note - Streamline / Hidden Session #4 and Hidden session #5

-Ryuzo Fukuhara - Martina Stirn - The neighbours / performance
-R. Fukuhara - Silent Dialogue / workshop of butoh dance and presentation
- G. and M. Kamnikar - M project / performance-documentary and installation
-Nuccia Cesare - Sul Nilo Blu / exhibition

THE EAST SIDE (of the moon) / INTRO

YANVII - Cesena
THE EAST SIDE (of the moon)
Arti performative / programma di residenze artistiche dall’Est europeo
a cura di Nhandan Chirco
in collaborazione con Il laboratorio dell’Imperfetto, Arteco and Rad‘art Project, Teatro E. Petrella, Teatro Comunale di Gambettola

THE EAST SIDE (of the moon) - residenze artistiche e presentazioni dall’Est europeo
Vivendo e lavorando in questi dieci anni tra Italia, Serbia, Slovenia e Croazia ho avuto modo di conoscere a fondo la scena nell’area della ex-Jugoslavia, di notarne la qualita’ e la forza specifica sia nelle forme tradizionali che nelle forme rivolte alla ricerca e alla contemporaneita’. Ho realizzato anche quanto sia flebile la comunicazione tra l’Italia e queste zone dell’Est europeo, anche se geograficamente molto vicine. C’e’ una notevole mancanza di informazione riguardo a quello che succede in campo artistico, e in generale, dall’altro lato dell’Adriatico, come se i nostri confini nazionali fossero piu’ spessi sul lato est. Si tratta anche di un confine mentale, risultato di una separazione radicatasi nell’immaginario, derivata dalla polarizzazione del periodo della Guerra Fredda. Nelle capitali di Lubiana, Zagabria, Belgrado e Sofia c’e’ una comunita’ artistica indipendente vivissima, una produzione artistica e teorica intensa e articolata, insieme a una tradizione teatrale e musicale molto forte. Il programma TES, lanciato dall’associazione YANVII nel 2010 nel contesto del festival Hotel Limbo in collaborazione con Il laboratorio dell’Imperfetto, proseguito con la partecipazione del Teatro Petrella, Rad’Art Project e altre istituzioni locali e estere, e’ il risultato di una serie di incontri personali e di collaborazioni artistiche. Ho intenzionalmente coinvolto artisti che in molti casi sono anche amici, di cui conosco il lavoro direttamente, con cui ho a volte collaborato e condiviso momenti di ricercaseguendo il loro percorso artistico nel suo sviluppo in un arco di tempo abbastanza lungo. Lo sottolineo perche’ ci tengo a sottrarmi alla pretesa di una logica standard nel modo di realizzare una programmazione, e rovesciando le attribuzioni di valore consuete, a aprire uno spazio manifestamente basato su contatti artistici e umani diretti, sull’”intimita’” delle relazioni artistiche. Considero queste risorse cruciali, soprattutto in questo momento di crisi economica, nel rendere possibile la produzione culturale - una produzione non sviluppata in base a processi meccanici, non “burocratizzata”. Attualmente gli eventi del programma sono realizzati solo grazie al desiderio degli artisti e degli operatori coinvolti di unire le forze per renderli possibili. Il programma propone alcuni degli artisti piu’ rilevanti e/o innovativi provenienti dall’Est europeo, offrendo non soltanto presentazioni di spettacoli e concerti, ma anche momenti di riflessione e aperture sul processo creativo. Le presentazioni sono accompagnate da incontri teorici con la partecipazione dei ricercatori del DAMS – Universita’ di Bologna, prove aperte, proiezioni video e occasioni di dialogo informale con gli artisti invitati. Nhandan Chirco


THE EAST SIDE (of the moon) – artistic residencies and presentations from Eastern Europe

Having lived and worked, over the last ten years, across Italy, Serbia, Slovenia and Croatia, I had the opportunity to know the former Yugoslavia’s art scene thoroughly, and to understand its qualities and the specific strength of both its traditional forms and contemporary experimentation. I also realised how feeble is the communication between Italy and such areas of Eastern Europe, although geographically very close to each other. There is a considerable lack of information regarding what happens within the artistic field, and in general on the other side of the Adriatic sea, as if our national borders were thicker on the east side. It is also a mental boundary, resulting from a separation entrenched in the imagery, derived from the Cold War polarisation. In cities such as Ljubljana, Zagreb, Belgrade and Sofia, there is a lively independent artistic community, a vivid and articulated artistic and theoretical production, together with a very strong theatrical and musical tradition. The VDC/TES programme - promoted by the association YANVII in 2010 in the context of the Hotel Limbo Festival in collaboration with Il Laboratorio dell’Imperfetto, then carried out in partnership with Teatro Petrella, Rad’Art Project and other local and foreign institutions – is the outcome of a series of personal encounters and artistic collaborations. I have purposely involved artists who in many cases are also friends, whose work I personally know, and with whom I have sometimes collaborated and shared research paths, following the development of their artistic work for an extended time span. It is important for me to highlight this as I wish to avoid the pretension of a standardised logic in the way of outlining a programme of events, rather, by overthrowing the usual attributions of value, I aim to create a space openly founded on direct contacts, both personal and artistic, on the “intimacy” of artistic relationships. I believe that such resources are crucial, especially in this moment of economic crisis, to promote cultural production – and a cultural production not based on mechanical processes, not “bureaucratised”. At present, the events of the TES programme are made possible thanks to the motivation of the artists and operators involved. The programme features some of the most significant and/or innovative artists coming from Eastern Europe, not only presenting shows and concerts, but also offering moments of reflection, opening up the creative process. Alongside these presentations are theoretical meetings to which participate research fellows from DAMS – University of Bologna, open rehearsals and screenings, as well as the opportunity of informal dialogues with the artists involved.
Nhandan Chirco

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