YANVII - Cesena
THE EAST SIDE (of the moon)
Arti performative / programma di residenze artistiche dall’Est europeo
a cura di Nhandan Chirco
in collaborazione con Il laboratorio dell’Imperfetto, Arteco and Rad‘art Project, Teatro E. Petrella, Teatro Comunale di Gambettola
THE EAST SIDE (of the moon) - residenze artistiche e presentazioni dall’Est europeo
Vivendo e lavorando in questi dieci anni tra Italia, Serbia, Slovenia e Croazia ho avuto modo di conoscere a fondo la scena nell’area della ex-Jugoslavia, di notarne la qualita’ e la forza specifica sia nelle forme tradizionali che nelle forme rivolte alla ricerca e alla contemporaneita’. Ho realizzato anche quanto sia flebile la comunicazione tra l’Italia e queste zone dell’Est europeo, anche se geograficamente molto vicine. C’e’ una notevole mancanza di informazione riguardo a quello che succede in campo artistico, e in generale, dall’altro lato dell’Adriatico, come se i nostri confini nazionali fossero piu’ spessi sul lato est. Si tratta anche di un confine mentale, risultato di una separazione radicatasi nell’immaginario, derivata dalla polarizzazione del periodo della Guerra Fredda. Nelle capitali di Lubiana, Zagabria, Belgrado e Sofia c’e’ una comunita’ artistica indipendente vivissima, una produzione artistica e teorica intensa e articolata, insieme a una tradizione teatrale e musicale molto forte. Il programma TES, lanciato dall’associazione YANVII nel 2010 nel contesto del festival Hotel Limbo in collaborazione con Il laboratorio dell’Imperfetto, proseguito con la partecipazione del Teatro Petrella, Rad’Art Project e altre istituzioni locali e estere, e’ il risultato di una serie di incontri personali e di collaborazioni artistiche. Ho intenzionalmente coinvolto artisti che in molti casi sono anche amici, di cui conosco il lavoro direttamente, con cui ho a volte collaborato e condiviso momenti di ricercaseguendo il loro percorso artistico nel suo sviluppo in un arco di tempo abbastanza lungo. Lo sottolineo perche’ ci tengo a sottrarmi alla pretesa di una logica standard nel modo di realizzare una programmazione, e rovesciando le attribuzioni di valore consuete, a aprire uno spazio manifestamente basato su contatti artistici e umani diretti, sull’”intimita’” delle relazioni artistiche. Considero queste risorse cruciali, soprattutto in questo momento di crisi economica, nel rendere possibile la produzione culturale - una produzione non sviluppata in base a processi meccanici, non “burocratizzata”. Attualmente gli eventi del programma sono realizzati solo grazie al desiderio degli artisti e degli operatori coinvolti di unire le forze per renderli possibili. Il programma propone alcuni degli artisti piu’ rilevanti e/o innovativi provenienti dall’Est europeo, offrendo non soltanto presentazioni di spettacoli e concerti, ma anche momenti di riflessione e aperture sul processo creativo. Le presentazioni sono accompagnate da incontri teorici con la partecipazione dei ricercatori del DAMS – Universita’ di Bologna, prove aperte, proiezioni video e occasioni di dialogo informale con gli artisti invitati. Nhandan Chirco
THE EAST SIDE (of the moon) – artistic residencies and presentations from Eastern Europe
Having lived and worked, over the last ten years, across Italy, Serbia, Slovenia and Croatia, I had the opportunity to know the former Yugoslavia’s art scene thoroughly, and to understand its qualities and the specific strength of both its traditional forms and contemporary experimentation. I also realised how feeble is the communication between Italy and such areas of Eastern Europe, although geographically very close to each other. There is a considerable lack of information regarding what happens within the artistic field, and in general on the other side of the Adriatic sea, as if our national borders were thicker on the east side. It is also a mental boundary, resulting from a separation entrenched in the imagery, derived from the Cold War polarisation. In cities such as Ljubljana, Zagreb, Belgrade and Sofia, there is a lively independent artistic community, a vivid and articulated artistic and theoretical production, together with a very strong theatrical and musical tradition. The VDC/TES programme - promoted by the association YANVII in 2010 in the context of the Hotel Limbo Festival in collaboration with Il Laboratorio dell’Imperfetto, then carried out in partnership with Teatro Petrella, Rad’Art Project and other local and foreign institutions – is the outcome of a series of personal encounters and artistic collaborations. I have purposely involved artists who in many cases are also friends, whose work I personally know, and with whom I have sometimes collaborated and shared research paths, following the development of their artistic work for an extended time span. It is important for me to highlight this as I wish to avoid the pretension of a standardised logic in the way of outlining a programme of events, rather, by overthrowing the usual attributions of value, I aim to create a space openly founded on direct contacts, both personal and artistic, on the “intimacy” of artistic relationships. I believe that such resources are crucial, especially in this moment of economic crisis, to promote cultural production – and a cultural production not based on mechanical processes, not “bureaucratised”. At present, the events of the TES programme are made possible thanks to the motivation of the artists and operators involved. The programme features some of the most significant and/or innovative artists coming from Eastern Europe, not only presenting shows and concerts, but also offering moments of reflection, opening up the creative process. Alongside these presentations are theoretical meetings to which participate research fellows from DAMS – University of Bologna, open rehearsals and screenings, as well as the opportunity of informal dialogues with the artists involved.
Nhandan Chirco
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