HOTEL LIMBO
festival di arte, poesia e teatro
Luglio – Agosto 2011
Opera Nuova, Calligraphie, YANVII
Con il patrocinio del Comune di Gambettola
e del Comune di Longiano
The East Side (of the moon)
performing arts - residenze artistiche e presentazioni dall’Europa dell’est
eastsideofthemoon.blogspot.com
Presso Il Laboratorio dell’Imperfetto
Via Viole 128/30 – Gambettola (FC)
STREAMLINE PROJECT / Hidden Sessions #4 - #5
streamlineproject.blogspot.com
Giovedi’ 21 luglio h 21.30
STREAMLINE / HIDDEN SESSIONS #4
performance ready made
Creazione live> Nhandan Chirco (IT-RS) performance /Jean Christophe Potvin (B)- Karlax® player / Branko Popovic (RS) – live video performing / Giuseppe Calabro’ (IT) - luci / Roberta Baldaro (IT) - foto su scena e basso
Produzione YANVII, Kulturanova, Potvin&Son, Il laboratorio dell’Imperfetto, LM Cineservice
streamlineproject.blogspot.com
Domenica 24 luglio h 22
STREAMLINE / HIDDEN SESSION #5
performance ready made
Creazione live> Nhandan Chirco (IT-RS) performance / Nico Note (IT-A) – paesaggi sonori e performance / Jean Christophe Potvin (B)- Karlax® player / Branko Popovic (RS) – live video performing / Giuseppe Calabro’ (IT) - luci / Roberta Baldaro (IT) - foto su scena e basso
Produzione YANVII, Kulturanova, Potvin&Son, Il laboratorio dell’Imperfetto, LM Cineservice
streamlineproject.blogspot.com
A seguire
STREAMLINE project - VIDEO DOCUMENTARIO
Proiezione di frammenti delle performance di Streamline dal 2009 al 2011.
Ringraziamo: Mexa, Zapruder film-makers group, Mariano Marini.
Streamline project / Hidden Sessions
Performance fluide ready-made >*artisti come ready-mades *performance come documentario sugli artisti (e sul suo farsi) *concetto di creazione live *politica dei rapporti umani nel processo creativo.
Il progetto Streamline, in corso dal 2009 presso teatri partner in Italia, Serbia, Slovenia e Croazia, include una serie di performence realizzate nella modalità di creazione live, attraverso incontri di artisti internazionali, provenienti dalle arti performative, danza contemporanea, musica contemporanea e elettronica, video art. Il progetto si basa su un approccio fluido, sull’esplorazione dei rapporti umani su cui si fonda il processo creativo, sulla problematizzazione della relazione artista/spettatore, mettendone in questione le convenzioni. Artisti e spettatori, i background professionaIi e privati di ognuno, le aspettative implicite e reciproche legate al contesto creano una sorta di accumulatore da cui si sviluppano le performance. Si esplorano possibili relazioni e interazioni tra gli elementi presenti, giocando con automatismi e sospensioni, creando ogni volta un evento diverso, prodotto in tempo reale e mai esattamente ripetibile.
Hidden Sessions, eventi nel quadro del progetto Streamline, sono performance live, documentari in tempo reale sulla creazione dell’evento stesso e autobiografie istantanee. Sono uno spazio di intersezione tra universo personale e dimensione pubblica. Per 40 minuti gli artisti presentano se stessi come performer in azione e come individui, legando strettamente la dimensione professionale e l’atto/procedura di esporsi personalmente come materiale e contenuto, muovendosi in uno spazio liminale, luogo di un’identità ibrida, risultato della sovrapposizione tra il corpo fisico e un corpo immaginario.
Silvia Mei, teatrologa e storica del teatro, e la curatrice indipendente Marianna Liosi accompagnano il progetto curando momenti di dialogo e interventi teorici.
Hidden Session #4 e Hidden Session #5, creazioni live nel quadro concettuale del progetto Streamline, approfondiscono il legame tra immaginario contemporaneo legato al corpo, corpo plastico e corpo sonoro. L’interazione tra gli artisti in scena amplia gli input reciproci (suono/elettronica, danza/voce, video live, luci) attraverso moltiplicazioni in frequenze e risonanze trasversali ai diversi linguaggi, esplorando e spingendone oltre il limite della relazione. Si intersecano in un approccio autobiografico corpo materiale e corpo immaginario, plasmato dal sociale e legato alla semantica del contesto attuale, alle problematiche di genere sessuale e autodefinizione dell’identita’, manipolato dagli oggetti circostanti, teso tra una sorta di inconscio collettivo (prodotto dalla rete e da Youtube) e un immaginario intimo, cosciente dello sguardo degli osservatori e a sua volta padrone di uno sguardo. Questo corpo ibrido viene esplorato nelle sue derivazioni e vibrazione motorie e acustiche.
La creazione suono e’ realizzata con Karlax , un nuovo tipo di MIDI controller disegnato per riposizionare il corpo del musicista nel cuore della performance.
Segue la proiezione del video documentario sul progetto Streamline, con frammenti video delle performance realizzate dal 2009 al 2011. (streamlineproject.blogspot.com)
Biografie
Nhandan Chirco è una artista performativa, ha realizzato e collaborato a numerosi progetti in Italia, ex
-Yugoslavia, Inghilterra, Francia, Grecia, Singapore, attualmente vive e lavora tra l’Italia e la Serbia, la Slovenia e la Croazia. Nel ‘94/’98 è parte del team artistico del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Dal ‘98 ha collaborato con il regista e attore Branko Popovic, con il regista teatrale sloveno Tomi Janezic, con il regista croato Zlatko Sviben; ha seguito corsi di danza contemporanea e danza buto (Min Tanaka, Carlotta Ikeda), ha sviluppato diverse collaborazioni professionali a lungo termine nel campo della danza contemporanea, con la compagnia di danza EN - KNAP - Ljubljana, con la coreografa Maja Delak, e altri. Recentemente ha collaborato con i musicisti di musica contemporanea e elettronica: Blank Disc, Robert Toza, J. C. Potvin, Hotel Nuclear, Milan Aleksic, Igor Lecic, Alberto Fiori. Nel ‘04 e’ docente del corso Body and Voice Work nel programma post-laurea Body Unlimited - Universita’ di Novi Sad, e nel ‘04/’07 di Body Work all’Accademia delle Arti di Osijek - Universita’ di Osijek. Dal ‘04 è autrice e performer delle performances: KANUN; Mislim Reku; Phren; e in collaborazione con Branko Popovic: That’s the show; TWO -variation on identity; Play It Again. Nel quadro del progetto STREAMLINE ha realizzato nel 2009/2011 le performances: Quanta, More, Queens e nel 2011 la serie di Hidden Sessions.
Nico Note aka Nicoletta Magalotti artista del suono e della voce - outsider della scena indipendente, si avvicina al teatro con maestri come Yoshi Oida e Gabriella Bartolomei - ha sviluppato un personale linguaggio tra musica e performance. Nel 1997 formula la sigla NicoNote per le sue produzioni che nel 2010 diventa NicoNote Dream Action, nome di compagnia ed equipe di lavoro con sede tra l'Italia e la Francia. Negli anni ‘80 è stata la voce del gruppo wave Violet Eves (di lei scrisse anche Pier Vittorio Tondelli) protagonista della scena della nuova musica italiana collaborando con Piero Pelù, Teresa De Sio, Ghigo Renzulli, Francesco Magnelli, Roberto Terzani, Negrita, Al Di Puccio, Roberto Colombo, Mauro Pagani, Patrizio Fariselli e tanti altri - Sperimentatrice del suono e degli spazi negli anni 90 creò il mitico Morphine del Cocoricò .E' stata attrice tra gli altri per Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Patricia Allio, Francesco Micheli e altri. Una ricca discografia attraversa il suo percorso dagli anni 80 ad oggi – all’insegna di svariati pseudonimi/costellazioni e bands quali My favourite Lie, Violet Eves, Dippy Site, AND, Slick Station. Ha collaborato con producers e compositori quali David Love Calò, Andrea Felli, Mas Collective , Stefano Greppi, Ralf, Max Corona, Limo, Pole Folder e altri.
Nel 2006 incontra il compositore e producer francese Mikael Plunian , talentuoso della scena electro acustica col quale inizia una interessante collaborazione, di cui in uscita Alphabe Dream solo su I-Tunes. Recentemente ha presentato il suo concerto-performance "Rhapsody (or Alphabet Dream)" alla Fondation Cartier per l'Arte Contemporanea di Parigi. www.niconote.netNicoNotewww.niconote.net
Branko Popović ha studiato dal 1991 al 1995 regia teatrale e recitazione all’INSAS (Institut National Superieur des Arts du Spectacle) a Bruxelles, e si è laureato in Teatro nel 1997. Dal 1995 al 1997 e’ assistente del corso di Recitazione al Conservatoire Royal d’Art Dramatique a Liege (Belgio). Dal 1996 è attivo come regista, performer e organizzatore in progetti di danza e teatro contemporaneo in Belgio, Francia, Italia, Austria, Russia, Singapore, Slovenia, Grecia, Croazia, Serbia. Nel 2004 ha fondato Contemporary Performing Arts Center in Novi Sad (Serbia) e il corso post-laurea Body Unlimited all’Accademia delle Arti dell’Università di Novi Sad. Nel 2005 e’ stato co-organizzatore nel progetto CIMET, sostenuto dal programma Cultura 2000 della Comunità Europea. Nel 2005 ha diretto in collaborazione con Nhandan Chirco le performance “That’s the show, free gratis and for nothing” e “TWO”, “Play It Again” Dal 2008 collabora con Nhandan Chirco e musicisti e performer internazionali sul progetto performativo a lungo termine STREAMLINE curandone la postdrammaturgia. Dal 2007 è iscritto al dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna.
Jean Christophe Potvin - autore e produttore, Karlax® player, sound designer e ingegnere del suono, si e’ diplomato all’INSAS (Institut National Superieur des Arts du Spectacle) di Bruxelles in Diffusione e Comunicazione Sociale nel 1996. Ha composto e realizzato il suono per numersosi spettacoli in Belgio con Fraction, Unités Nomade, Biloxie48, Fondation Jacques Gueux… e in Italia, collaborando per dieci anni con il Teatro Dell'Elfo di Milano. Ha realizzato documentari e radio-fictions. Ha collaborato a lavori di musica elettronica con Alessandro Bosetti e Attila Faravelli. Negli ultimi quattro anni ha composto la musica per le sfilate di moda di Daniela Gregis a Milano. Recentemente ha collaborato in diverse produzioni dirette da Stephane Oertli’ in Belgio, Francia e Italia, con Nicola Russo a Roma e Napoli, Rosario Tedesco a Palermo e Torino. Attualmente sta componendo la musica per cortometraggi prodotti da On Move/Bruxelles.
Giuseppe Calabro’ - dal 1977 in teatro. Ufficialmente come elettricista, in realtà come ladro professionista sotto copertura. Ho iniziato come studente di Michele Perriera. Giuro è sua la colpa! Lui mi ha svelato la bellezza insita nel rigore dell’atto creativo ed io non ho resistito alla tentazione. Da quel giorno vago per teatri, cercando l’occasione buona per rubare quanto trovo di più prezioso. Non pensiate però che si possa affrontare il lavoro di ladro senza una vera vocazione e una solida preparazione! Da parte mia ho affrontato un duro training. Anni fingendomi tecnico delle luci in tanti palcoscenici diversi, uno per tutti il Gran Teatro la Fenice di Venezia con compagnie di danza quali quelle di Maurice Béjart, di Martha Graham, di Pina Bausch e di Carolyn Carlson, per imparare tutti i trucchi necessari a muoversi insospettati in questo universo. Raggiunta la capacità di spacciarmi lighting designer, la fortuna mi ha portato in giro per il mondo. Con il pretesto di doverli illuminare mi sono introdotto nell’atelier di Arnaldo Pomodoro, ho sognatotra le magie di Renata Levante; camminato dentro la foresta di Renato Guttuso; canticchiato le musiche di Francesco Pennisi; giocato con gli unicorni di Giancarlo Menotti; cucinato con Luis De Pablo; ballato con Virgilio Sieni, Franco Seneca, Daniela Bonsch (e senza che loro se ne accorgessero!); vagato nelle favole di Eugenio Monti Colla; combattuto furiosamente per i Magazzini Criminali; perduto nello sguardo di Irene Papas e nel sorriso di Alda Merino. A tutti loro e in compagnia di tanti altri ladri, ho rubato sogni ed emozioni per poterne creare di miei, accompagnandoli in scena col semplice gesto di chi accende una lampadina.
Roberta Baldaro si occupa di fotografia, video e poesia. Vive e lavora tra Cesena e Catania. Tra le mostre del 2011 “Biennale di Venezia - Padiglione Accademia”, Venezia, “I sensi del Mediterraneo”, Milano e Tel Aviv, “Reload”, Roma. Le recenti esposizioni estere sono “Festival Kinotavr” di Mosca (2011), al “VII Foto Vernisazh Photoside” (2010) di San Pietroburgo e “Fama/fame” (2009) a Berna. Del 2010 sono le mostre “Video.it” alla Fondazione Merz, Torino e Fabbrica del Vapore, Milano, “The Waiting Room” a cura della Fondazione March e “Digitalia”, con workshop di Paolo Rosa, entrambe a Padova. Nel 2009 è selezionata per “Gemine Muse”, Catania. Del 2008 la selezione al “Festival Internazionale del Videoracconto” alla Fondazione Pistoletto, Biella. Nel 2007 ottiene la menzione speciale a “Milano in digitale” e segue il workshop “ISIDEM” con Artur Zmijewski, presso la galleria Civica Montevergini di Siracusa. Nel 2004 la personale “Anancasmo”, a cura di Vitaldo Conte e Fabrizio Nicosia, presso la galleria Artecontemporanea, Catania e nel 2001 il workshop “La Dimora dello Sguardo”, con Mimmo Jodice e Antonio Biasiucci, Catania.
Associazione Culturale YANVII – Cesena
yanvii@hotmail.it
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